MANIFESTA 7, UAO!!! (Unidentified Approaching Object )

Premessa.

In una serata più invernale che primaverile, sono uscito di casa un po’ di malavoglia, per andare ad assistere al quarto incontro del ciclo ASPETTANDO MANIFESTA; mi stimolava l’aver letto la presentazione dell’evento sull’Alto Adige, che annunciava un “ dibattito aperto al pubblico - spunto ed occasione  per una panoramica dettagliata sullo stato dei lavori sul territorio e più in generale sull’andamento della manifestazione, sugli artisti coinvolti e sulle loro reazioni al contesto territoriale – un’ipotesi sulla reazione/reattività del pubblico e del contesto territoriale - un momento di approfondimento e confronto … su una grande manifestazione raccontata e spiegata in anteprima , non con lo stile di una conferenza stampa ma attraverso un dialogo di confronto aperto con il pubblico “  si sarebbe anche parlato di costi.Al diavolo la pigrizia, troppo interessante, per starsene a casa a guardare la campagna elettorale in televisione!!!

Sintesi della serata.

Presentazione del dr. Lampis , direttore di ripartizione dell’ufficio cultura della Provincia di Bolzano, moderatrice la sig.a Paola Tognon curatrice del progetto Serate e Pagine a tema, relatori Fabio Cavallucci coordinatore per il Trentino di Manifesta 7, Hedwig Fijen – da Rotterdam - cofondatrice della Biennale Europe Manifesta, Andreas Hapkemeier coordinatore per l’Alto Adige di Manifesta 7, Cesare Pietroiusti artista, Amerigo Restucci prorettore dello IUAV di Venezia, presidente della Biennale di Venezia Servizi spa.Dislocazione, con gli abituali piedestalli rossi per i relatori, secondo un ellisse al margine esterno del quale sedeva il pubblico, invero scarso. Quantificazione della serata, in termini di tempo occupato dai diversi interventi : 40% ( Restucci ) dedicato alla Biennale di Venezia a partire dalla sua origine nel 1895, 40% ( Fijen ) descrittivo della Biennale Europe Manifesta dalle origini fino alle precedenti sei edizioni, 10% testimonianza d’artista (Pietroiusti), 5% per le anticipazioni per l’Alto Adige (Hapkemeier), 5% per le anticipazioni riguardanti il Trentino (Cavallucci).

Fine della sintesi.Riflessioni e conclusioni personali.

Mi sarei aspettato, considerate le aspettative indotte dal comunicato stampa di cui sopra, una ripartizione dei tempi, inversa: vale a dire una serata dedicata per l’80% a MANIFESTA 7 al suo backstage, agli artisti partecipanti, ai progetti, alle locations e altro e altro, per goderla , anticipandone l’avvento con l’immaginazione.  Purtroppo le maglie strette delle domande ( invero in alcune parti eluse ) poste dalla sig.a Tognon ai relatori, non hanno consentito alcun inserimento da parte del pubblico, se si esclude una timida richiesta di chiarimento di origine semantica sulla parola Manifesta.Non ci sono state rivelazioni, non è stato fatto alcun nome di artisti, né alcuna anticipazione sui relativi progetti , ad esclusione di un fugace accenno a quello di Fortezza, del resto ampiamente e da tempo anticipato dalla stampa.Di inedito si è appreso che il board di Manifesta ha nominato sei curatori, ai quali è stata affidata carta bianca e che ( come ha riferito la sig. a Fijen ) in Italia, oltre alla nostra regione, solo la regione Campania nella persona del commissario Bassolino, aveva avanzato richiesta di ospitare Manifesta 7.Un discreto, quanto sintetico, accenno al costo dell’intera operazione che si aggira attorno ai 5 milioni di euro, di cui il 50% assegnato agli artisti, è stato fatto dal dr. Lampis.

Sono tornato a casa; fuori pioveva ancora.

omarbalzanelli@omarbalzanelli.it